Il legame tra cane e uomo ha radici antiche e, a quanto suggerisce la ricerca, sembra davvero scritto nel DNA. Il cane è probabilmente il primo animale ad essere stato addomesticato, quando l’umanità era ancora composta da gruppi di cacciatori-raccoglitori: l’ipotesi più accreditata è che antichi lupi si siano avvicinati ai nostri insediamenti attratti dagli scarti di cibo, avviando una convivenza che si è trasformata in cooperazione e, infine, in domesticazione.
Uno dei modelli più discussi nasce da uno studio pubblicato su Science e guidato da Laurent Frantz dell’Università di Oxford: la teoria della doppia domesticazione. Secondo questa ipotesi, la trasformazione da lupo a cane sarebbe avvenuta in due aree distinte, in Asia e tra Europa e Vicino Oriente. In seguito, le popolazioni canine si sarebbero incontrate e mescolate, spiegando perché molti cani moderni mostrino tracce genetiche sia orientali sia occidentali.
Le analisi di DNA antico e i ritrovamenti archeologici pubblicati negli ultimi anni su riviste come Science e Nature delineano un quadro complesso. Una parte della comunità scientifica propende per un’unica domesticazione avvenuta almeno 15–23 mila anni fa in Eurasia, seguita da espansioni, spostamenti umani e incroci con popolazioni locali di lupi. Altri dati, invece, continuano a sostenere scenari multipli. Il consenso definitivo non c’è, ma le evidenze concordano su alcuni punti chiave: il cane discende da un antenato comune del lupo grigio, la domesticazione è molto antica e la successiva mescolanza genetica ha reso le origini più sfumate di quanto si pensasse.
Capire come è nato il rapporto uomo–cane aiuta anche chi si muove con un pet al seguito: la lunga coevoluzione spiega la straordinaria socialità del cane, la sua capacità di adattarsi a contesti nuovi e la ricerca costante di collaborazione con noi. Tutto questo lo rende un compagno di viaggio ideale, purché si rispettino le sue esigenze etologiche e di benessere.
Le stime più citate indicano almeno 15–23 mila anni fa. Nuovi ritrovamenti e analisi di DNA antico potrebbero rifinire ulteriormente queste date.
Sì, da un antenato comune del lupo grigio. I cani non derivano direttamente dai lupi moderni, ma condividono con essi un’origine antica e, in alcune fasi, ci sono stati incroci.
Dipende da campioni analizzati (fossili e genomi antichi provenienti da aree diverse), metodi statistici e dal fatto che nel tempo ci sono stati spostamenti umani e mescolanze genetiche. Il risultato è una storia ricca e complessa, in cui più ipotesi possono spiegare porzioni diverse del quadro.
In sintesi, che si tratti di un’unica o di una doppia origine, la storia evolutiva del cane conferma perché oggi sia un compagno di viaggio così speciale: ci capisce, si affida a noi e con noi ha costruito una relazione unica al mondo.