Nato a Vieste (Foggia) nel 2011 da un'idea di Francesca Toto, Zero Cani in Canile è un modello operativo che contrasta il randagismo puntando su prevenzione, adozioni e collaborazione tra cittadini, veterinari e istituzioni. L'obiettivo non è "riempire" rifugi, ma svuotarli responsabilmente, garantendo benessere animale e sicurezza pubblica.
Che cos'è Zero Cani in Canile
Zero Cani in Canile (ZCC) trasforma l'approccio alla gestione dei cani vaganti: invece della detenzione a tempo indeterminato nei rifugi, promuove canili sanitari per la sola fase di accoglienza e cura, accompagnando ogni animale verso l'adozione responsabile. Il cuore del progetto è una rete territoriale che rende ogni soggetto parte attiva.
Come funziona il modello
- Sensibilizzazione: educazione nelle scuole e campagne pubbliche per prevenire abbandoni e maltrattamenti.
- Microchip e anagrafe: identificazione immediata dei cani ritrovati e recupero dei proprietari, nel rispetto della normativa.
- Sterilizzazione: programma capillare per evitare cucciolate indesiderate e ridurre ingressi nei rifugi.
- Rete decentralizzata: volontari, forze dell'ordine, veterinari pubblici e privati e comuni coordinati con procedure chiare.
- Canili sanitari: stop alla permanenza a vita nei canili rifugio; l'obiettivo è la rapida dimissione verso famiglie idonee.
- Adozioni assistite: selezione delle famiglie, affido guidato, post-affido e supporto comportamentale.
Risultati e diffusione
Dal Gargano il modello ha ispirato diversi comuni pugliesi dichiarati animal friendly e realtà di altre regioni italiane. In più territori sono state avviate collaborazioni e progetti pilota, inclusa la Sicilia, con riduzione dei cani vaganti, maggiori adozioni e contenimento dei costi pubblici. Ogni contesto adatta il metodo alle proprie esigenze, mantenendo fermi i pilastri: prevenzione, tracciabilità e responsabilità.
Perché interessa a chi viaggia con il cane
Comunità che adottano il modello ZCC diventano più pet-friendly: meno randagismo significa più sicurezza e servizi per chi si muove con il proprio animale. Alcuni consigli utili per chi viaggia:
- Microchip e registrazione: obbligatori in Italia; aggiornare i dati facilita il ricongiungimento in caso di smarrimento durante la vacanza.
- Sterilizzazione: tutela salute e riduce fughe in calore.
- Kit da viaggio: guinzaglio, museruola dove richiesta, ciotole, acqua, libretto sanitario e numeri utili di veterinari locali.
- Adozione consapevole: scegliere un cane con un profilo compatibile con lo stile di vita (anche di viaggio) rende più serene le vacanze.
Come possono contribuire i cittadini
- Adottare responsabilmente da canili sanitari e associazioni che applicano procedure serie.
- Sterilizzare e microchippare i propri animali, segnalando anche cucciolate non desiderate.
- Fare rete: partecipare a campagne, segnalare correttamente cani vaganti e sostenere le realtà locali.
Conclusioni
Zero Cani in Canile dimostra che il randagismo non si sconfigge con la detenzione, ma con prevenzione, responsabilità e adozioni seguite nel tempo. Un approccio che migliora la vita degli animali, rende le città più accoglienti e favorisce un turismo davvero dog friendly.